4. Sommafiume

Scarica scheda PDF con cartina e descrizione – Difficoltà: 4 (medio alta)
Tipo: strada/MTB – Km 29 – Dislivello 900 m – Pendenza max 11%

Un percorso impegnativo che permette anche diverse varianti e che nel tratto finale si snoda tra bellissimi boschi di larici.

Si parte da Dervio lungo la provinciale per la Valvarrone, la parte più aspra e suggestiva della sponda orientale del Lario. Il monte Legnone, che la divide dalla Valtellina, costituisce la cima più elevata del territorio lecchese, ma nonostante questo la valle conobbe un precoce insediamento umano, dovuto alle lavorazioni metallurgiche.
Salendo dal Municipio, si gira prima a sinistra e poi subito a destra: dopo aver superato la frazione di Castello, un bel nucleo di case dominate dalla torre del Castello di Orezia (già citata nell’anno 1039), si continua in direzione Vestreno (m. 587) e dopo 6 km, raggiunto il bivio per Sueglio, si svolta a sinistra.
Per chi volesse diminuire il dislivello è possibile arrivare al bivio di Sueglio in auto ed iniziare la salita da qui, dove ripasseremo al rientro.
Si supera sulla sinistra l’abitato di Sueglio (m. 775) e per circa 4 km la strada asfaltata sale con pendenze tra il 7 ed il 10%.
Si oltrepassano i nuclei rurali di Loco Toco (m. 926) e di Lete (m. 1144), proseguendo su asfalto fino a Sommafiume (m. 1097), un tempo alpeggi molto frequentati ed oggi trasformati in luoghi di villeggiatura estiva. Stupenda la vista che si può godere all’arrivo, che abbraccia i primi contrafforti di Valtellina e Valchiavenna, il lago di Mezzola, il Pian di Spagna con la foce dell’Adda, e il laghetto di Piona.
Il ritorno avviene dalla stessa strada dell’andata. Una piccola deviazione ad un km. circa da Sommafiume permette di portarsi con un’ulteriore breve salita verso i Roccoli d’Artesso (m. 1209), con l’ultimo tratto sterrato, dove nella conca attorno al bel laghetto, ai piedi del rifugio Bellano, c’è una fresca fontana ed è possibile una sosta per consumare uno spuntino sui tavoli ben ombreggiati dai larici.
Lungo i numerosi sentieri che passano in questa zona, tutti ben segnalati, si possono compiere anche interessanti escursioni a piedi, come quella sul tratto della Dorsale Orobica Lecchese (DOL) che porta ad incontrare alcune costruzioni della linea di difesa “Cadorna”, realizzate durante la prima guerra mondiale e tuttora ben conservate.
Se pedalate su una mountain bike é possibile percorrere una variante di ritorno anche dallo sterrato (posto su tornante a sinistra salendo e segnalato da un cartello cicloturistico) che da Loco Toco conduce al ristorante Capriolo, e da lì in discesa verso Tremenico e quindi verso Dervio. E’ anche possibile con un po’ di cautela affrontare questo tratto con una bici da strada.